Le Classi di Laurea
Per provare a fare un po’ di ordine tra le tante proposte formative, per capire cosa hanno in comune i diversi corsi di Laurea e cosa invece li distingue, forse può esserti utile conoscere le Classi di Laurea.
Diversi nomi, ma un “DNA” comune
Una Classe di Laurea indica l’insieme delle conoscenze e delle abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale di un corso di studio. Tutti i corsi appartenenti ad una stessa classe di Laurea devono avere in comune una serie di obiettivi formativi essenziali.
I corsi di studio dello stesso livello, comunque vengano denominati dagli atenei, aventi gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le conseguenti attività formative indispensabili, sono raggruppati in classi di appartenenza.
Quando ti informi su un corso di Laurea, individuare subito a quale Classe di Laurea appartiene, ti permette di riconoscere gli elementi che lo accomunano e che lo differenziano da altri corsi stessa Classe ma che hanno “nomi” diversi.
Prima del D.M. n. 509/1999, il numero di corsi di laurea, il loro nome e, in parte, i piani di studio erano fissati per legge. Ad esempio, era prevista una sola laurea in Giurisprudenza, praticamente uguale in tutta Italia. Ora, invece, a livello nazionale i decreti fissano solo le Classi di Laurea: il loro numero, i loro nomi, alcuni vincoli. Su questa base, poi, ogni università attiva uno o più corsi di laurea, definendone il nome, il piano di studi, gli obiettivi e il nome.
Stessa Classe, stesso titolo finale, stesso valore legale
I titoli conseguiti al termine dei corsi di Laurea appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale. Significa, ad esempio, che i bandi dei concorsi pubblici dovranno fare riferimento alle classi e non alle lauree.
Nel diploma di laurea conseguito al termine dei i corsi di una stessa Classe di Laurea, sarà indicato lo stesso titolo di studio. Solo nel “supplemento al diploma di laurea” le università riportano le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo studente.
“Fifty fifty”
Ma quanta parte di attività didattica è stabilita dalla Classe di Laurea e quanta invece può essere determinata dal singolo ateneo?
La normativa stabilisce che le attività di base e caratterizzanti – quelle indicate appunto dalla Classe di Laurea – devono essere almeno il 50% sul totale (equivalenti a 90 crediti formativi universitari).
Tutti i corsi di Laurea appartenenti alla stessa Classe hanno perciò in comune:
• le attività formative di base, in uno o più ambiti disciplinari
• le attività formative caratterizzanti della Classe, in uno o più ambiti disciplinari.
Dalla Classe al Piano di Studio
La “parte” di attività didattica in capo ai singoli atenei è esplicitata all’interno del regolamento didattico in cui sono indicati:
• il piano di studio, cioè l'elenco degli insegnamenti (“esami”), con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell'eventuale articolazione in moduli, nonché delle altre attività formative;
• gli obiettivi formativi specifici, i crediti e le eventuali propedeuticità di ogni insegnamento e di ogni altra attività formativa;
• i curricula offerti agli studenti (“indirizzi”) e le regole di presentazione, ove necessario, dei piani di studio individuali;
• la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto degli studenti;
• le disposizioni sugli eventuali obblighi di frequenza.
In sintesi
Diversi nomi, ma un “DNA” comune
Una Classe di Laurea indica l’insieme delle conoscenze e delle abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale di un corso di studio. Tutti i corsi appartenenti ad una stessa classe di Laurea devono avere in comune una serie di obiettivi formativi essenziali.
I corsi di studio dello stesso livello, comunque vengano denominati dagli atenei, aventi gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le conseguenti attività formative indispensabili, sono raggruppati in classi di appartenenza.
Quando ti informi su un corso di Laurea, individuare subito a quale Classe di Laurea appartiene, ti permette di riconoscere gli elementi che lo accomunano e che lo differenziano da altri corsi stessa Classe ma che hanno “nomi” diversi.
Prima del D.M. n. 509/1999, il numero di corsi di laurea, il loro nome e, in parte, i piani di studio erano fissati per legge. Ad esempio, era prevista una sola laurea in Giurisprudenza, praticamente uguale in tutta Italia. Ora, invece, a livello nazionale i decreti fissano solo le Classi di Laurea: il loro numero, i loro nomi, alcuni vincoli. Su questa base, poi, ogni università attiva uno o più corsi di laurea, definendone il nome, il piano di studi, gli obiettivi e il nome.
Stessa Classe, stesso titolo finale, stesso valore legale
I titoli conseguiti al termine dei corsi di Laurea appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale. Significa, ad esempio, che i bandi dei concorsi pubblici dovranno fare riferimento alle classi e non alle lauree.
Nel diploma di laurea conseguito al termine dei i corsi di una stessa Classe di Laurea, sarà indicato lo stesso titolo di studio. Solo nel “supplemento al diploma di laurea” le università riportano le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo studente.
“Fifty fifty”
Ma quanta parte di attività didattica è stabilita dalla Classe di Laurea e quanta invece può essere determinata dal singolo ateneo?
La normativa stabilisce che le attività di base e caratterizzanti – quelle indicate appunto dalla Classe di Laurea – devono essere almeno il 50% sul totale (equivalenti a 90 crediti formativi universitari).
Tutti i corsi di Laurea appartenenti alla stessa Classe hanno perciò in comune:
• le attività formative di base, in uno o più ambiti disciplinari
• le attività formative caratterizzanti della Classe, in uno o più ambiti disciplinari.
Dalla Classe al Piano di Studio
La “parte” di attività didattica in capo ai singoli atenei è esplicitata all’interno del regolamento didattico in cui sono indicati:
• il piano di studio, cioè l'elenco degli insegnamenti (“esami”), con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell'eventuale articolazione in moduli, nonché delle altre attività formative;
• gli obiettivi formativi specifici, i crediti e le eventuali propedeuticità di ogni insegnamento e di ogni altra attività formativa;
• i curricula offerti agli studenti (“indirizzi”) e le regole di presentazione, ove necessario, dei piani di studio individuali;
• la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto degli studenti;
• le disposizioni sugli eventuali obblighi di frequenza.
In sintesi