Come si diventa un consulente per la ristorazione
Intervista ad Alessandro Garattoni
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Il mio lavoro è insegnare il mio mestiere ad altri, costruire nuovi format ristorativi, testare e aiutare alla progettazione di attrezzature oppure preparare servizi di catering assieme al mio team di professionisti.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Direi che la competenza e la curiosità sono gli strumenti che preferisco usare, questo approccio al lavoro mi permette di imparare continuamente dalle circostanze e dai tanti maestri che mi capita di incontrare. Oltre a questo mi posso avvalere di strumentazioni all’avanguardia (anche grazie alla collaborazione con una grande azienda di produzione di attrezzature alimentari FIMAR) e di spazi dedicati all’insegnamento e alla produzione.
COME SI DIVENTA UN “CONSULENTE PER LA RISTORAZIONE" COME TE?
Ho frequentato l’istituto alberghiero poi ho iniziato a lavorare in tanti locali.
A un certo punto della mia carriera ho ricoperto il ruolo di direttore di produzione in alcune industrie alimentari. Questa varietà di esperienza è la banca delle idee che giornalmente uso per percorrere le nuove sfide che la vita mi propone.
IL TUO MOTTO?
“Non per chi inizia ma per chi persevera”.
Il mio lavoro è insegnare il mio mestiere ad altri, costruire nuovi format ristorativi, testare e aiutare alla progettazione di attrezzature oppure preparare servizi di catering assieme al mio team di professionisti.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Direi che la competenza e la curiosità sono gli strumenti che preferisco usare, questo approccio al lavoro mi permette di imparare continuamente dalle circostanze e dai tanti maestri che mi capita di incontrare. Oltre a questo mi posso avvalere di strumentazioni all’avanguardia (anche grazie alla collaborazione con una grande azienda di produzione di attrezzature alimentari FIMAR) e di spazi dedicati all’insegnamento e alla produzione.
COME SI DIVENTA UN “CONSULENTE PER LA RISTORAZIONE" COME TE?
Ho frequentato l’istituto alberghiero poi ho iniziato a lavorare in tanti locali.
A un certo punto della mia carriera ho ricoperto il ruolo di direttore di produzione in alcune industrie alimentari. Questa varietà di esperienza è la banca delle idee che giornalmente uso per percorrere le nuove sfide che la vita mi propone.
IL TUO MOTTO?
“Non per chi inizia ma per chi persevera”.