Come si diventa un digital communication strategist
Intervista a Mariligia Di Stasio
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
È difficile fare una classifica delle attività più importanti nel mio lavoro, ma partirei dalla prima che non ha che fare direttamente con l’attività di Digital Strategist in sé ma con il ruolo di coordinatrice di un team. Una delle cose più importanti è la gestione delle persone che lavorano con me.
In questo lavoro è importante creare un clima positivo e creativo che porti ad una collaborazione sana e proficua.
La seconda attività ha a che fare con la comprensione del brief del cliente, questa è sicuramente una delle attività più delicate, riuscire ad identificare i suoi bisogni e trasformarli in una strategia di comunicazione digital.
Si tratta di un lavoro complesso che prevede una buona dose di empatia e capacità di trasformare i desideri in obiettivi concreti.
La terza attività più importante, è anche quella per me più divertente, ovvero lo studio del contesto e del target, in ogni progetto a cui lavoro devo sempre prevedere un momento di studio e di approfondimento del business del mio cliente.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
I miei strumenti del mestiere sono tutti gli strumenti digitali, da sito web ai social network passando dal blog alla Newsletter. Uso le piattaforme di social listening (come Talkwalker) e quelle native di gestione dei social network: dal Business Manager di Facebook al Ninjalitics per studiare i profili degli influencer. Ho profili social sparsi nell’etere.
COME SI DIVENTA UN “DIGITAL COMMUNICATION STRATEGIST" COME TE?
Bella domanda! Beh posso dire come lo sono diventata io: per passione.
Ho studiato Economia del Turismo ma non ho mai fatto nulla che avesse a che fare con quel mondo. Ho sempre avuto una grande passione per la comunicazione in tutte le sue forme, i social network sono stati il mio trampolino di lancio. Ho iniziato a studiare fin da subito le dinamiche di questi strumenti di “socializzazione” e appena ho potuto mi sono iscritta ad un Master di specializzazione, da lì ho iniziato ad approfondire e studiare e non mi sono più fermata. Lavorare in questo settore vuol dire tenersi sempre aggiornati, studiare e provare, provare e studiare. Credo che ci voglia una buona dose di curiosità per l’essere umano, in fondo comunicare vuol dire entrare in relazione con l’altro, a maggior ragione se usiamo i social come strumenti.
P.S. A proposito di comprensione dell’uomo, leggete “Pensieri lenti e veloci” di Kahneman J
IL TUO MOTTO?
Non ho un motto nel senso letterale del termine ma… ascoltate le vostre passioni e i vostri sogni e riuscirete in qualunque lavoro deciderete di fare.
È difficile fare una classifica delle attività più importanti nel mio lavoro, ma partirei dalla prima che non ha che fare direttamente con l’attività di Digital Strategist in sé ma con il ruolo di coordinatrice di un team. Una delle cose più importanti è la gestione delle persone che lavorano con me.
In questo lavoro è importante creare un clima positivo e creativo che porti ad una collaborazione sana e proficua.
La seconda attività ha a che fare con la comprensione del brief del cliente, questa è sicuramente una delle attività più delicate, riuscire ad identificare i suoi bisogni e trasformarli in una strategia di comunicazione digital.
Si tratta di un lavoro complesso che prevede una buona dose di empatia e capacità di trasformare i desideri in obiettivi concreti.
La terza attività più importante, è anche quella per me più divertente, ovvero lo studio del contesto e del target, in ogni progetto a cui lavoro devo sempre prevedere un momento di studio e di approfondimento del business del mio cliente.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
I miei strumenti del mestiere sono tutti gli strumenti digitali, da sito web ai social network passando dal blog alla Newsletter. Uso le piattaforme di social listening (come Talkwalker) e quelle native di gestione dei social network: dal Business Manager di Facebook al Ninjalitics per studiare i profili degli influencer. Ho profili social sparsi nell’etere.
COME SI DIVENTA UN “DIGITAL COMMUNICATION STRATEGIST" COME TE?
Bella domanda! Beh posso dire come lo sono diventata io: per passione.
Ho studiato Economia del Turismo ma non ho mai fatto nulla che avesse a che fare con quel mondo. Ho sempre avuto una grande passione per la comunicazione in tutte le sue forme, i social network sono stati il mio trampolino di lancio. Ho iniziato a studiare fin da subito le dinamiche di questi strumenti di “socializzazione” e appena ho potuto mi sono iscritta ad un Master di specializzazione, da lì ho iniziato ad approfondire e studiare e non mi sono più fermata. Lavorare in questo settore vuol dire tenersi sempre aggiornati, studiare e provare, provare e studiare. Credo che ci voglia una buona dose di curiosità per l’essere umano, in fondo comunicare vuol dire entrare in relazione con l’altro, a maggior ragione se usiamo i social come strumenti.
P.S. A proposito di comprensione dell’uomo, leggete “Pensieri lenti e veloci” di Kahneman J
IL TUO MOTTO?
Non ho un motto nel senso letterale del termine ma… ascoltate le vostre passioni e i vostri sogni e riuscirete in qualunque lavoro deciderete di fare.