Come si diventa un/a tatuatore/tatuatrice
Intervista a Virginia Verona


Le tre attività più importanti del mio lavoro, per quanto riguarda sia i tattoos che i murales, è sicuramente lo studio dell’immagine, dalla composizione, alla figura, al tratto e alla tecnica.
Poi c’è la cura del cliente, capire le sue idee, per tramutarle in immagine.
Infine, la realizzazione dell’opera. L’essere precisi, e perché no, apportare anche le ultime modifiche in fase di realizzazione.

Per quanto riguarda i muri, utilizzo tantissimi pennelli di forma e dimensione diversa, idem con i colori. Per i tattoo, aghi, macchinetta e tutto quello che compone la mia postazione.

Per diventare ‘muralista’, ho studiato al liceo artistico, e laureata all’Accademia di Belle Arti. Ma il vero percorso che mi ha aiutata a diventare quello che sono, lo faccio tutti i giorni, continuando a studiare e a fare ricerca.
Per i tattoo ad oggi non c’è un vero percorso scolastico, le normative variano di regione in regione, e in Emilia-Romagna, il corso che ti serve per esercitare la professione, è il corso promosso dall’Ausl, di 16h. Il vero insegnamento, lo apprendi stando in uno studio serio e competente, anche senza lavorare, semplicemente guardando e disegnando continuamente.

Il mio motto "Non definirti mai artista, saranno gli altri a farlo, se lo meriti davvero".