Come si diventa un imprenditore nel settore dell'infanzia
Intervista a Roberto Morotti
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Le attività dell'educatore durante la giornata al nido sono davvero tante, sicuramente una è quella di cura del bambino con un aspetto affettivo; prestando particolare attenzione ai momenti del cambio pannolino, del pasto, del sonno, dove si instaurano forti relazioni adulto-bambino e quella di educazione e stimolazione cognitiva, tenendo conto dei livelli di autonomia, dei tempi di apprendimento e degli interessi e attitudini del bambino.
L'educatore deve prestare una particolare cura dell'ambiente, che sia accogliente, pulito e a misura del bambino in completa sicurezza, garantendo al bambino di vivere lo spazio in autonomia.
La relazione con le famiglie è importantissima, mantenere costante la comunicazione sugli sviluppi del bambino e confronto con i genitori quotidiano, l'educatore deve essere un ottimo osservatore.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Il progetto educativo è lo strumento fondamentale. La progettazione assume un ruolo primario perché ci permette di non improvvisare nel lavoro educativo; essa è anche flessibile, può essere variata in corso d'opera rispetto alle esigenze dei bambini.
Le principali fasi della programmazione sono:
COME SI DIVENTA UN “IMPRENDITORE NEL SETTORE DELL’INFANZIA" COME TE?
Mi sono laureato in Scienze dell'educazione, titolo che permette di svolgere il mio lavoro, e sono laureando in Scienze Pedagogiche.
Ho lavorato per tanti anni presso una cooperativa, ma in mente ho sempre avuto l'ambizione e sogno di aprire un mio servizio educativo.
Ci sono tante difficoltà per aprire un servizio educativo, non è facile, pensiamo che lavoro in una fascia di età 0-3 anni, quindi molte attenzioni per l'autorizzazione al funzionamento del servizio.
Ci sono riuscito e mi sento realizzato lavorativamente, ci vuole tanta passione per svolgere questo tipo di lavoro.
IL TUO MOTTO?
Il mio motto è “Non fermarsi mai, c'è sempre tanto da imparare!”
Le attività dell'educatore durante la giornata al nido sono davvero tante, sicuramente una è quella di cura del bambino con un aspetto affettivo; prestando particolare attenzione ai momenti del cambio pannolino, del pasto, del sonno, dove si instaurano forti relazioni adulto-bambino e quella di educazione e stimolazione cognitiva, tenendo conto dei livelli di autonomia, dei tempi di apprendimento e degli interessi e attitudini del bambino.
L'educatore deve prestare una particolare cura dell'ambiente, che sia accogliente, pulito e a misura del bambino in completa sicurezza, garantendo al bambino di vivere lo spazio in autonomia.
La relazione con le famiglie è importantissima, mantenere costante la comunicazione sugli sviluppi del bambino e confronto con i genitori quotidiano, l'educatore deve essere un ottimo osservatore.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Il progetto educativo è lo strumento fondamentale. La progettazione assume un ruolo primario perché ci permette di non improvvisare nel lavoro educativo; essa è anche flessibile, può essere variata in corso d'opera rispetto alle esigenze dei bambini.
Le principali fasi della programmazione sono:
- osservazione del bambino, raccogliendo tutte le informazioni del bambino determinando i suoi bisogni e relazioni.
- Definizione degli obiettivi: le autonomie, coordinazione socio-motoria, socializzazione, fare esperienza sulle attività proposte.
- Verifica sugli obiettivi raggiunti
COME SI DIVENTA UN “IMPRENDITORE NEL SETTORE DELL’INFANZIA" COME TE?
Mi sono laureato in Scienze dell'educazione, titolo che permette di svolgere il mio lavoro, e sono laureando in Scienze Pedagogiche.
Ho lavorato per tanti anni presso una cooperativa, ma in mente ho sempre avuto l'ambizione e sogno di aprire un mio servizio educativo.
Ci sono tante difficoltà per aprire un servizio educativo, non è facile, pensiamo che lavoro in una fascia di età 0-3 anni, quindi molte attenzioni per l'autorizzazione al funzionamento del servizio.
Ci sono riuscito e mi sento realizzato lavorativamente, ci vuole tanta passione per svolgere questo tipo di lavoro.
IL TUO MOTTO?
Il mio motto è “Non fermarsi mai, c'è sempre tanto da imparare!”