Come si diventa traduttrice
Intervista a Stefania Casadei
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Le tre attività più importanti del mio lavoro sono la valutazione del testo iniziale e di conseguenza l’esecuzione del preventivo, la traduzione vera e propria e la relativa revisione e la fatturazione finale al cliente.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Per lavorare utilizzo due PC, uno fisso in cui conservo la contabilità e l’archivio dei lavori e uno portatile (laptop) in cui controllo la posta e traduco/ rivedo i testi. Il laptop è comodissimo perché posso lavorare ovunque desidero, l’importante è disporre di una connessione Internet.
Attraverso la posta elettronica ricevo i testi da tradurre dal cliente e mantengo la corrispondenza con colleghi traduttori e il cliente. Per tradurre utilizzo dei CAT tool, ovvero strumenti di traduzione assistita. Si tratta di software che mi aiutano a creare una specie di memoria per ogni cliente in cui archivio una determinata terminologia e glossario.
COME SI DIVENTA UNA "TRADUTTRICE" COME TE?
Tutti possono tradurre, non esiste un albo specifico, quindi possiamo trovare ingegneri che traducono testi tecnici oppure medici che traducono studi o trial clinici ma nella maggior parte dei casi si tratta di traduttori professionisti che hanno conseguito una laurea in facoltà quali Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale oppure Lingue e Letterature Straniere.
Io mi sono laureata in Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale all’Istituto San Pellegrino di Misano Adriatico, poi ho lavorato per 8 anni in un’agenzia di traduzioni poi ho deciso di lavorare autonomamente aprendo una partita IVA.
IL TUO MOTTO?
Non ho un motto preciso, forse potrebbe essere “Lavora alla giornata”. Cerco di adattare il mio tempo quotidiano in base alla mole di lavoro che ricevo! Non conosco mai il flusso di lavoro di oggi o domani, purtroppo in questo modo è difficile organizzarsi, come per tanti altri lavori, quindi capita che in alcuni giorni lavoro tantissimo e in altri giorni ho del tempo libero per me.
Le tre attività più importanti del mio lavoro sono la valutazione del testo iniziale e di conseguenza l’esecuzione del preventivo, la traduzione vera e propria e la relativa revisione e la fatturazione finale al cliente.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Per lavorare utilizzo due PC, uno fisso in cui conservo la contabilità e l’archivio dei lavori e uno portatile (laptop) in cui controllo la posta e traduco/ rivedo i testi. Il laptop è comodissimo perché posso lavorare ovunque desidero, l’importante è disporre di una connessione Internet.
Attraverso la posta elettronica ricevo i testi da tradurre dal cliente e mantengo la corrispondenza con colleghi traduttori e il cliente. Per tradurre utilizzo dei CAT tool, ovvero strumenti di traduzione assistita. Si tratta di software che mi aiutano a creare una specie di memoria per ogni cliente in cui archivio una determinata terminologia e glossario.
COME SI DIVENTA UNA "TRADUTTRICE" COME TE?
Tutti possono tradurre, non esiste un albo specifico, quindi possiamo trovare ingegneri che traducono testi tecnici oppure medici che traducono studi o trial clinici ma nella maggior parte dei casi si tratta di traduttori professionisti che hanno conseguito una laurea in facoltà quali Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale oppure Lingue e Letterature Straniere.
Io mi sono laureata in Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale all’Istituto San Pellegrino di Misano Adriatico, poi ho lavorato per 8 anni in un’agenzia di traduzioni poi ho deciso di lavorare autonomamente aprendo una partita IVA.
IL TUO MOTTO?
Non ho un motto preciso, forse potrebbe essere “Lavora alla giornata”. Cerco di adattare il mio tempo quotidiano in base alla mole di lavoro che ricevo! Non conosco mai il flusso di lavoro di oggi o domani, purtroppo in questo modo è difficile organizzarsi, come per tanti altri lavori, quindi capita che in alcuni giorni lavoro tantissimo e in altri giorni ho del tempo libero per me.