Come si diventa educatore ambientale
Intervista a Francesco Suzzi
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Progettazione dei percorsi formativi, incontri in aula con gli studenti e networking sul territorio
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Facendo parte di un'associazione il nostro è un lavoro di gruppo e strumenti informatici di base come Skype, Meet e Zoom sono essenziali per poter lavorare in maniera efficace pur vivendo in posti diversi. Nelle scuole, la chiusura forzata a causa dell'emergenza sanitaria ci ha spinto a sperimentare modalità di presentazione e interazione da remoto, utilizzando in particolare Wooclap
COME SI DIVENTA UN “EDUCATORE AMBIENTALE" COME TE?
Le tematiche ambientali e della sostenibilità posso essere affrontate da diverse prospettive e quindi non c'è un percorso di studi ad hoc. All'interno dell’associazione Ispira di cui faccio parte c'è chi come me ha una magistrale in Resource Economics and Sustainable Development ma c'è anche un ingegnere ambientale, esperti in pedagogia, in mediazione interculturale ecc.
Ognuno può mettere a disposizione le proprie competenze per analizzare e gestire la complessità degli argomenti trattati.
IL TUO MOTTO?
Propongo quello della nostra associazione: "Conoscere è sapere di potere"
Progettazione dei percorsi formativi, incontri in aula con gli studenti e networking sul territorio
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Facendo parte di un'associazione il nostro è un lavoro di gruppo e strumenti informatici di base come Skype, Meet e Zoom sono essenziali per poter lavorare in maniera efficace pur vivendo in posti diversi. Nelle scuole, la chiusura forzata a causa dell'emergenza sanitaria ci ha spinto a sperimentare modalità di presentazione e interazione da remoto, utilizzando in particolare Wooclap
COME SI DIVENTA UN “EDUCATORE AMBIENTALE" COME TE?
Le tematiche ambientali e della sostenibilità posso essere affrontate da diverse prospettive e quindi non c'è un percorso di studi ad hoc. All'interno dell’associazione Ispira di cui faccio parte c'è chi come me ha una magistrale in Resource Economics and Sustainable Development ma c'è anche un ingegnere ambientale, esperti in pedagogia, in mediazione interculturale ecc.
Ognuno può mettere a disposizione le proprie competenze per analizzare e gestire la complessità degli argomenti trattati.
IL TUO MOTTO?
Propongo quello della nostra associazione: "Conoscere è sapere di potere"