Come si diventa un direttore retail manager
Intervista a Maria Pia Attolini
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Chi si occupa di retail ha come sua attività principale la visione d’insieme sull’organizzazione di tutte le attività del progetto; focalizza l’attenzione sull’effettiva applicazione delle strategie in fase realizzativa, controlla le attività operative assegnate al team sia nella fase antecedente all’apertura che in fase di gestione ordinaria dello store.
La seconda attività riguarda la fase formativa e di passaggio delle informazioni rispetto all’utilizzo degli strumenti sia gestionali che di applicazione delle procedure. La terza è quella del monitoraggio e controllo periodico costante della corretta applicazione delle procedure, dei risultati di vendita e delle risultanze che emergono dall’analisi dei kpi del punto vendita, rispetto ai quali dovranno fare seguito azioni correttive di marketing e commerciali per migliorare le performance e centrare gli obiettivi fissati dal budget dei ricavi.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Gli strumenti sono sia di project management (es. Asana), Google drive e pacchetto Office (Word, Excel, Power Point).
COME SI DIVENTA UN “DIRETTORE RETAIL MANAGER" COME TE?
Si diventa un Retail Manager con una buona conoscenza di gestione aziendale (ogni punto vendita può essere letto come una piccola realtà a sé stante) nella quale convivono gli attori protagonisti di qualsiasi business: il prodotto, il personale, i clienti che dovranno convivere con la corretta gestione di tutti i costi necessari all’avvio e alla gestione ordinaria.
Pertanto, la provenienza o la cultura marketing oriented è requisito indispensabile per poter svolgere questa attività che presuppone conoscenze economiche aziendali e giuridiche (soprattutto per ciò che concerne la gestione del personale).
Personalmente ho unito alla mia laurea in giurisprudenza un percorso successivo di studi di marketing strategico sino ad arrivare, in tempi più recenti, ad un master sui social network (indispensabili oggi per definire strategie efficaci di comunicazione a tutto tondo off line-on line).
IL TUO MOTTO?
Studio e curiosità sono i due ingredienti indispensabili per migliorare se stessi e la qualità del nostro lavoro senza mai correre il rischio di annoiarsi.
Chi si occupa di retail ha come sua attività principale la visione d’insieme sull’organizzazione di tutte le attività del progetto; focalizza l’attenzione sull’effettiva applicazione delle strategie in fase realizzativa, controlla le attività operative assegnate al team sia nella fase antecedente all’apertura che in fase di gestione ordinaria dello store.
La seconda attività riguarda la fase formativa e di passaggio delle informazioni rispetto all’utilizzo degli strumenti sia gestionali che di applicazione delle procedure. La terza è quella del monitoraggio e controllo periodico costante della corretta applicazione delle procedure, dei risultati di vendita e delle risultanze che emergono dall’analisi dei kpi del punto vendita, rispetto ai quali dovranno fare seguito azioni correttive di marketing e commerciali per migliorare le performance e centrare gli obiettivi fissati dal budget dei ricavi.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Gli strumenti sono sia di project management (es. Asana), Google drive e pacchetto Office (Word, Excel, Power Point).
COME SI DIVENTA UN “DIRETTORE RETAIL MANAGER" COME TE?
Si diventa un Retail Manager con una buona conoscenza di gestione aziendale (ogni punto vendita può essere letto come una piccola realtà a sé stante) nella quale convivono gli attori protagonisti di qualsiasi business: il prodotto, il personale, i clienti che dovranno convivere con la corretta gestione di tutti i costi necessari all’avvio e alla gestione ordinaria.
Pertanto, la provenienza o la cultura marketing oriented è requisito indispensabile per poter svolgere questa attività che presuppone conoscenze economiche aziendali e giuridiche (soprattutto per ciò che concerne la gestione del personale).
Personalmente ho unito alla mia laurea in giurisprudenza un percorso successivo di studi di marketing strategico sino ad arrivare, in tempi più recenti, ad un master sui social network (indispensabili oggi per definire strategie efficaci di comunicazione a tutto tondo off line-on line).
IL TUO MOTTO?
Studio e curiosità sono i due ingredienti indispensabili per migliorare se stessi e la qualità del nostro lavoro senza mai correre il rischio di annoiarsi.