Come si diventa un HR Manager
Intervista a Rossella Bencivenni
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Al centro delle mie attività ci sono le persone: i lavoratori, i responsabili del personale e/o dirigenti delle aziende che si affidano a me per la ricerca del personale, il personale interno che insieme a me individua il "mestiere" giusto per il lavoratore, ed il lavoratore "giusto" per l'azienda. Questo match è l'attività più difficile del mestiere del recruiter, ed ecco che torniamo a mettere al centro le persone, quello che sanno fare, la loro motivazione e le loro passioni. Fondamentale è ascoltare i bisogni del nostro Cliente che si affida ad un consulente delle risorse umane, per progetti di riorganizzazione e di assunzione di nuove persone, sia in ambito produttivo o direttivo. Ed infine, la coesione con il team di lavoro, se non pensiamo ed operiamo come una squadra, gli obiettivi non si raggiungono. Quotidianamente coordino i collaboratori per generare la carica positiva ed un ambiente aperto alle idee e migliorare le performance.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
La parola d'ordine è il digitale, dai social network per promuovere i nostri servizi e le offerte di lavoro, agli eventi di orientamento sul web, all'utilizzo delle piattaforme dedicate al mercato del lavoro. Partecipo a webinar di settore, in questo mestiere se non ti mantieni costantemente aggiornato sulle novità del mercato e del territorio, sei tagliato fuori. Sviluppare il network, potenziare la reputation ed il personal branding.
COME SI DIVENTA UN “HR MANAGER" COME TE? CON QUALI ESPERIENZE DI STUDIO ED ESPERIENZE?
La mia è una storia strana, ho iniziato da giovane nel settore dei servizi dove ho incontrato dei colleghi che mi hanno insegnato tanto, ho ascoltato ed ho assorbito tutto il possibile, la mia curiosità e sete di imparare sempre cose nuove, sono state le leve che mi hanno traghettata nel mondo delle risorse umane. Ho frequentato corsi in Pnl ed ho imparato sul campo, come il calciatore che partita dopo partita, avversario debole o forte alla fine per vincere deve correre più veloce, avere una buona resistenza specifica, forte personalità e spirito di sacrificio.
Il mio consiglio per i giovani talenti che desiderano operare nelle risorse umane, è un percorso di laurea ad indirizzo umanistico e da un corso di alta specializzazione in amministrazione del personale.
IL TUO MOTTO?
Io ci metto il cuore.
Al centro delle mie attività ci sono le persone: i lavoratori, i responsabili del personale e/o dirigenti delle aziende che si affidano a me per la ricerca del personale, il personale interno che insieme a me individua il "mestiere" giusto per il lavoratore, ed il lavoratore "giusto" per l'azienda. Questo match è l'attività più difficile del mestiere del recruiter, ed ecco che torniamo a mettere al centro le persone, quello che sanno fare, la loro motivazione e le loro passioni. Fondamentale è ascoltare i bisogni del nostro Cliente che si affida ad un consulente delle risorse umane, per progetti di riorganizzazione e di assunzione di nuove persone, sia in ambito produttivo o direttivo. Ed infine, la coesione con il team di lavoro, se non pensiamo ed operiamo come una squadra, gli obiettivi non si raggiungono. Quotidianamente coordino i collaboratori per generare la carica positiva ed un ambiente aperto alle idee e migliorare le performance.
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
La parola d'ordine è il digitale, dai social network per promuovere i nostri servizi e le offerte di lavoro, agli eventi di orientamento sul web, all'utilizzo delle piattaforme dedicate al mercato del lavoro. Partecipo a webinar di settore, in questo mestiere se non ti mantieni costantemente aggiornato sulle novità del mercato e del territorio, sei tagliato fuori. Sviluppare il network, potenziare la reputation ed il personal branding.
COME SI DIVENTA UN “HR MANAGER" COME TE? CON QUALI ESPERIENZE DI STUDIO ED ESPERIENZE?
La mia è una storia strana, ho iniziato da giovane nel settore dei servizi dove ho incontrato dei colleghi che mi hanno insegnato tanto, ho ascoltato ed ho assorbito tutto il possibile, la mia curiosità e sete di imparare sempre cose nuove, sono state le leve che mi hanno traghettata nel mondo delle risorse umane. Ho frequentato corsi in Pnl ed ho imparato sul campo, come il calciatore che partita dopo partita, avversario debole o forte alla fine per vincere deve correre più veloce, avere una buona resistenza specifica, forte personalità e spirito di sacrificio.
Il mio consiglio per i giovani talenti che desiderano operare nelle risorse umane, è un percorso di laurea ad indirizzo umanistico e da un corso di alta specializzazione in amministrazione del personale.
IL TUO MOTTO?
Io ci metto il cuore.