Come si diventa un pizzaiolo

Intervista a Paolo Rossini

Come si diventa un pizzaiolo
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Il risultato finale del nostro lavoro è la pizza. Ed io, che ne sono pazzamente innamorato, cerco di crearla curando ogni singolo dettaglio.
Una consapevole scelta delle materie prime che madre natura ci offre, mi dà la possibilità di selezionare sapientemente tutti gli ingredienti. A partire dalla scelta delle farine ed alla conoscenza del  loro corretto utilizzo, mi permettono di sviluppare diverse tipologie di impasto, a seconda della mie esigenze...pizza classica, pizza in pala alla romana, in teglia , alla napoletana...fino alla scelta dei prodotti caseari, degli insaccati e dei prodotti freschi. Investo una buona parte del mio tempo nella ricerca, ascolto sempre un rappresentante, partecipo alle fiere, rispondo se posso alle domande o alle curiosità dei miei clienti ed ai miei corsisti cerco di trasmettere da un lato le conoscenze teoriche e pratiche, ma anche la passione per questo lavoro.
Agli impasti dedico un'altra parte del mio tempo, sono senza dubbio fondamentali...ho i miei cavalli di battaglia sviluppati negli anni che mi permettono di dare un prodotto selezionato e costante...mi piace tuttavia sperimentare qualcosa di diverso, talvolta persino azzardato, dove spesso tradizione ed innovazione si intersecano...mi stimolano e mi permettono di continuare a crescere.
Pulizia, disinfezione, preparazione degli ingredienti freschi sono quotidiani e richiedono tempo e dedizione.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Quando inizio la serata, avere un bel banco di lavoro in marmo, una vetrina frigo preparata da me e mio figlio Giorgio, mi dà una certa carica. Alle mie spalle, ho la fortuna di avere un forno rotante a legna/gas di ultima generazione che è fondamentale quando abbiamo carichi di lavoro importanti, quattro pale per l'infornamento pronte all'uso, mia moglie al telefono ed in cassa...arrivano anche i "nostri ragazzi" delle consegne, li carico con un saluto rumoroso, un po' di buona musica e siamo pronti a partire...nei festivi mi sento come un pilota di formula 1 che aspetta solo il segnale dei semafori.
 
COME SI DIVENTA UN “PIZZAIOLO" COME TE?
E stato un'insieme di cose:
ho dovuto cambiare lavoro per motivi di salute...così io e mia moglie Rachelle ci siamo messi su internet, dopo un po' sento che mi dice: "ti piacerebbe fare il pizzaiolo?" Nella mia testa si è smosso qualcosa e le ho detto: "Perchè no? Male che vada comincerò a fare delle pizze migliori per casa" 
Ho cominciato con un corso base organizzato dalla "Scuola Italiana Pizzaioli", vivevo a Milano ed il corso si teneva a Merate, era il 2010. Non ne sapevo nulla di questo mondo, tuttavia il mio cibo preferito era già la pizza!
Con "una botta di c..."l'ho capito poi, in quel corso ho incontrato Cristian Marasco che era l'istruttore ed all'esame finale ho incontrato Mario Signorile". Questi erano già due grandi nomi, anche se allora non ne avevo la consapevolezza. Col tempo con Mario è nata un'amicizia e , per farla breve, con uno scambio di energia, ho intrapreso un percorso formativo al suo fianco. Poi i corsi di specializzazione sempre con la "Scuola Italiana Pizzaioli", il lievito madre, la pizza in pala alla romana, la pizza in teglia, quella napoletana...ho iniziato a partecipare ad alcune competizioni in Italia ed all'estero con qualche buon risultato.. fino a diventare Master Istruttore della "Scuola Italiana Pizzaioli"...è stato un po' come passare dal vivaio della tua squadra del cuore e finire in prima squadra. Che emozione! 
Oggi, io e mia moglie Rachelle (mio braccio destro) abbiamo aperto nel 2013 "Pizza & Passioni" sulla via Flaminia Conca a Rimini.
Questa è la nostra "storia di ordinaria follia", e grazie al cielo siamo sempre andati in crescendo.
Abbiamo inserito nell'impresa anche nostro figlio Giorgio. Questa realtà famigliare è, oggi, il frutto di tanto sacrificio, di una continua crescita professionale, di un forte senso etico e di una piena consapevolezza di quello che facciamo quotidianamente.
 
IL TUO MOTTO?
Ne ho più di uno, ne cito solo un paio:
"NULLA AL CASO!" e "BOIA CHI MOLLA!"
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