Come si diventa un maître

Intervista ad Antonio Picca

Come si diventa un maître
QUALI SONO LE 3 ATTIVITÀ PIÙ IMPORTANTI CHE FAI NEL TUO LAVORO?
Le attività che svolgo giornalmente sono molteplici, le più importanti e mi permetto di aggiungerne altre hanno un taglio prettamente organizzativo. Mi occupo dell’aspetto estetico della sala, della dotazione degli arredi e degli addobbi; dirigo e controllo il lavoro dei camerieri di sala; coordino il servizio di sala con i carichi di lavoro della cucina, cercando di ottimizzare il servizio; accolgo gli ospiti all'entrata della sala da pranzo, ristorante o bar presentando loro un menù, in maniera dettagliata, cercando di comprendere i loro desideri e consigliare le portate migliori per assecondarne i loro gusti.
 
CHE STRUMENTI UTILIZZI?
Il primo in assoluto mi sento di rispondere che è l’esperienza.
Questa professione, come spiegavo precedentemente, mi porta ad essere a stretto contatto con i clienti e ancor prima con la mia brigata, quindi, un linguaggio chiaro, professionale e rispettoso è un ottimo strumento di lavoro vincente.
 
COME SI DIVENTA UN “maître" COME TE?
La mia professione inizia grazie ha un percorso formativo, ritenendolo la chiave del successo. Per poter lavorare nel mondo della ristorazione innanzitutto ho dovuto frequentare una scuola di formazione professionale conseguendo un diploma tecnico delle attività alberghiere. Durante il percorso di formazione ho conosciuto e collaborato con professionisti del settore che con abile maestria hanno trasmesso in me passione e dedizione al lavoro al tal punto da scegliere la specializzazione SALA e la figura del maître era diventata un traguardo ambizioso. Terminato il percorso di formazione ho iniziato a diversificare esperienze di lavoro in aziende qualificate tenendomi sempre aggiornato, acquisivo sempre di più capacità nel gestire rapporti interpersonali e adeguandomi ad ambienti multiculturali. Ovviamente la formazione non è stata l’unica arma che avevo a disposizione, ci sono una serie di regole “non scritte” da seguire per diventare un vero professionista nel settore, alcune sono innate, fanno parte delle proprie inclinazioni caratteriali, altre si possono acquisire e migliorare con l’esperienza, quindi mi sento di dire che la disciplina, la buona educazione, umiltà e la dedizione al lavoro hanno giocato a mio favore.
Oggi oltre che svolgere la professione di maître sono docente ed educatore presso questa scuola professionale che trovo fondamentale per la crescita di nuove leve del settore ….ogni giorno cerco di trasmettere, come è stato per me, passione per la figura professionale dando una nuova visione del cameriere, da portapiatti a portatore di conoscenze ….. ad oggi non abbiamo trovato neologismi per sostituire il termine cameriere, ma vogliamo, con le nostre esperienze e iniziative, intraprendere la strada del cambiamento, cioè trasformare l’atto di servire in una vera e propria arte dell'accoglienza.
 
IL TUO MOTTO?
Il nostro biglietto da visita siamo noi stessi!
 
 
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