Rispondere ad un’inserzione di lavoro

Tipi di inserzione
Le inserzioni si possono distinguere in dirette e indirette. Quelle dirette sono promosse dall’azienda che cerca personale; quelle indirette sono gestite da agenzie o società specializzate che effettuano la ricerca per conto dell’azienda.

Inoltre, le inserzioni possono essere anonime o identificate (o esplicite). Le inserzioni sono anonime quando non viene data alcuna indicazione sul nome dell’azienda che offre lavoro; l’anonimato è spesso utilizzato negli annunci indiretti o quando intende evitare di avere contatti con i candidati prima della effettiva selezione. Sono identificate, invece, quando viene esplicitato il nome dell’impresa richiedente. Le inserzioni sono in genere identificate quando sono direttamente gestite dall’impresa e quando è l’azienda stessa che vuole curare anche la raccolta e la segnalazione delle candidature.


Struttura delle inserzioni
Le inserzioni / annunci in genere si compongono di 4 parti principali:


Dati informativi sull’impresa che cerca personale
  • Denominazione dell’azienda (solo se l’inserzione è identificata)
  • Settore di attività
  • Dimensioni
  • Sede (luogo in cui si trova l’unità produttiva che cerca personale e/o della sede principale dell’azienda)
  • Posizionamento sul mercato (territorio di diffusione della sua attività, posizionamento nel mercato rispetto alle imprese concorrenti, ecc.)


Informazioni sulla posizione professionale ricercata
  • Denominazione del profilo professionale
  • Funzioni che dovrà svolgere
  • Obiettivi
  • Livello di responsabilità
  • Grado di autonomia


Requisiti professionali e personali richiesti
  • Età
  • Titolo di studio
  • Esperienza professionale maturata
  • Competenze specifiche e trasversali


Indicazioni relative all’offerta che l’azienda propone al candidato
  • Livello di inquadramento proposto
  • Retribuzione
  • Tipologia di contratto
  • Sede di lavoro
  • Orari di lavoro


Nella realtà queste informazioni (indispensabili per un efficace incontro di domanda e offerta) risultano spesso carenti o poco precise. E per diverse possibili ragioni: l’azienda non vuole esplicitare subito tutte le informazioni relative alla posizione ricercata, riservandosi di contrattare alcune questioni successivamente, in fase di colloquio individuale; oppure la posizione ricercata non richiede necessariamente una così approfondita analisi; oppure, infine, per semplice scelta comunicativa. Ma a prescindere da quanto viene “detto” nell’inserzione, lo schema sopra riportato è comunque utile per mettersi a cercare tutti quegli elementi che servono per candidarsi al meglio, per costruire un curriculum mirato e per prepararsi al colloquio.


Alcuni consigli per rispondere ad un’inserzione di lavoro
L’obiettivo primo della risposta all’inserzione è riuscire ad interessare l’azienda e ottenere un colloquio.


Dunque, come rispondere all’inserzione, quali canali utilizzare?
Le modalità più opportune per rispondere ad un’inserzione di lavoro, in genere sono esplicitate all’interno dell’inserzione stessa. In essa, infatti, si dice se rispondere telefonicamente, via fax, via mail o presentandosi di persona. Nella maggior parte dei casi, dunque, si invia all’azienda il proprio curriculum (vedi sezione dedicata) accompagnato da una breve lettera di risposta all’inserzione.
Nella lettera è bene fare riferimento alla fonte dell’informazione (giornale o servizio), alla data in cui l’inserzione è stata vista e all’eventuale numero di riferimento dell’inserzione.
Il destinatario della risposta deve essere il più possibile preciso e definito, in modo che non vada smarrita o non si perda tra i vari uffici dell’azienda.
Evitare, infine, di scrivere a mano il testo della risposta, a meno che non sia espressamente richiesto.


E se le proprie caratteristiche non coincidono in tutto e per tutto con il profilo richiesto?
Quasi mai il proprio profilo e quello richiesto sono del tutto coincidenti. Se le divergenze sono minime, occorre motivare e spiegare in maniera sensata perché ci si candida comunque. Come nel caso dell’età che spesso viene indicata poiché ad essa si fanno risalire o la possibilità di accedere a contratti vantaggiosi per l’azienda o il possesso di una maturità ed esperienza apprezzabili. Se, dunque, la propria età non coincide con quella richiesta, occorre farlo presente nella lettera, sottolineando le motivazioni della propria candidatura nonché i possibili vantaggi derivanti comunque per l'azienda.
Così anche nel caso in manchi uno dei requisiti indicati (titolo di studio, n. anni di esperienza); se si è consapevoli di poter comunque ricoprire positivamente la posizione ricercata, occorre puntare sulle altre proprie caratteristiche (disponibilità a formarsi, flessibilità, altre esperienze, ecc) che possano ragionevolmente compensare le eventuali mancanze.


Una volta inviata la risposta, che fare?
Se non vengono fornite indicazioni specifiche nell’annuncio, in genere è buona norma non esitare a verificare l’esito della propria candidatura dopo 7-10 giorni, mediante una telefonata all’ufficio o alla persona deputati alla ricerca per la quale ci si è candidati. La telefonata di verifica deve essere ovviamente cortese e non insistente, ma neppure eccessivamente ossequiosa. Obiettivo di questa telefonata è appunto di verificare che la candidatura sia stata materialmente ricevuta, verificare la necessità di eventuali integrazioni, riconfermare la propria disponibilità e riuscire ad avere informazioni sulle procedure di selezione.
Durante l’attesa di risposta alla propria candidatura, è bene non bloccare le proprie attività di ricerca di lavoro in ogni altra direzione.
Infine, può essere utile farsi una copia di tutte le comunicazioni inviate e archiviarle in modo da poterle recuperare con facilità e ordine.