Costruire un curriculum vitae efficace

A cosa serve
Il Curriculum Vitae è il primo strumento per presentarsi in maniera positiva all'azienda presso la quale si vorrebbe lavorare.


Cos’è
Si tratta di un breve documento che riassume le capacità ed esperienze professionali del candidato, fornendo al selezionatore un'idea quanto più precisa della sua professionalità.


Cosa non è
  • Un documento amministrativo
  • Un diario personale
  • Un volantino pubblicitario


Quali caratteristiche deve avere per essere efficace
Comunicazione chiara e sintetica, in un buon equilibrio tra contenuto e forma.


L'invio del curriculum
Il curriculum può essere inviato (spedito o consegnato a mano) in risposta ad un'inserzione di lavoro o come autocandidatura spontanea. In entrambi i casi, va accompagnato da una lettera di presentazione o di accompagnamento.


A chi inviare il curriculum?
Se si risponde a un'inserzione su un giornale o su un sito web, è opportuno seguire correttamente le indicazioni dell'annuncio.
Se invece si invia il CV di propria iniziativa, a una ditta cui si è interessati, è bene informarsi anticipatamente su chi, all'interno dell'azienda, si occupa di visionare e selezionare i CV (Ufficio o Responsabile selezione del personale) ed indicare nella lettera di accompagnamento il destinatario suggerito.
Prima di inviare il curriculum, è bene verificare che i propri requisiti corrispondano a quelli richiesti e che le condizioni offerte dalla ditta rispondano alle proprie aspettative.
Altro suggerimento è quello di rispondere ad eventuali inserzioni il più presto possibile; se ci si accorge in ritardo di un annuncio interessante, meglio contattare telefonicamente l'inserzionista per verificare la possibilità di partecipare ancora alla selezione.


La struttura del curriculum vitae
  • In base alla struttura del CV l'azienda si fa una prima idea del candidato. In particolare, si noterà la conoscenza della lingua italiana, l'ordine, la chiarezza, la capacità di sintesi, l’originalità, ecc.
  • Il curriculum ideale è composto di tre fogli, mai di più. Un foglio sarà destinato alla lettera di accompagnamento, un foglio alle informazioni personali e un altro ai dati e alle esperienze professionali.
  • Ormai, il CV si spedisce per lo più in formato elettronico. Ma nel caso si decidesse di darlo alle stampe, la carta usata deve essere bianca, non deve avere formati strani o particolari ed è bene non usare fogli di quaderno, pergamene, ecc... Vanno benissimo dei normali fogli di carta (formato A4) per macchina da scrivere o per fotocopiatrici. Anche l'inchiostro dovrà essere di colore tradizionale (nero o blu) e usato in un unico colore per tutto il testo. Non usare fotocopie.
  • Per quanto riguarda l'invio di allegati, non conviene sommergere il selezionatore di documenti, rimandando la loro presentazione al momento del colloquio o di richiesta esplicita da parte dell'azienda.


I contenuti del CV e la loro organizzazione
Il curriculum è sempre qualcosa di molto personale e in genere non esistono regole rigide e sempre valide per la sua elaborazione. Ognuno lo stenderà con lo stile e il linguaggio più congeniale alla propria personalità e al tipo di lavoro per cui ci si candida.
Ci sono tuttavia elementi da indicare obbligatoriamente che vanno a comporre i diversi paragrafi in cui il CV è organizzato:
1.DATI PERSONALI
2. FORMAZIONE SCOLASTICA E COMPLEMENTARE
3.CONOSCENZE LINGUISTICHE E INFORMATICHE
4.ESPERIENZE PROFESSIONALI
5.ALTRE INFORMAZIONI
6.HOBBY E INTERESSI
7.CONCLUSIONE


1. I dati personali
  • Dati anagrafici, mettendo sempre il nome prima del cognome.
  • Luogo e data di nascita. Se si ha un'età diversa da quella richiesta, meglio non mentire, ma motivare nella lettera di accompagnamento perché si è comunque interessati al lavoro.
  • Indirizzo sarà quello dove si preferisce ricevere comunicazioni postali.
  • Numero di cellulare.
  • Lo stato civile (nubile/celibe - coniugato/a) è un dato opzionale
  • La foto è particolarmente utile solo nei casi in cui l'aspetto giochi un ruolo decisivo per la professione svolta; negli altri casi è una scelta personale; in tutti i casi, se si decide di inserire la propria foto, occorre porre attenzione e cura all’immagine di sé che s’intende comunicare.


2. Formazione scolastica e complementare
  • Descrivere i corsi regolarmente terminati, riportando anche la data del loro conseguimento, i titoli rilasciati e la votazione ottenuta
  • Corsi di formazione professionale o altri percorsi di formazione complementare (tirocini, stage, formazione per affiancamento, corsi di specializzazione, ecc.), indicando ente gestore, titolo rilasciato, ore di formazione.
  • Tali informazioni possono essere indicate in ordine cronologico o secondo un ordine "mirato", funzionale al posto per cui ci si candida.
  • Per gli studi superiori va indicato il tipo di diploma, l'istituto frequentato, il voto di maturità, eventuali indirizzi o sperimentazioni seguiti.
  • Per gli studi universitari va specificato il corso di laurea o di diploma, la sede del corso, l'indirizzo scelto, eventualmente l'argomento della tesi, il voto conseguito. Può talvolta essere utile riportare anche gli esami sostenuti, ma solo quelli particolarmente attinenti con il ruolo per cui ci si candida o solo se esplicitamente richiesto. Il nome del professore con il quale si è svolta la tesi è da indicare solo se particolarmente prestigioso.
  • Per la formazione complementare occorre essere precisi - ma non ridondanti o burocratici - per rendere l'idea della professionalità acquisita.
  • E se gli studi sono stati interrotti, magari dopo aver frequentato per un numero anche considerevole di anni? Meglio parlarne ugualmente, perché sono comunque un bagaglio culturale di cui si dispone; è importante, anche in questo caso, specificare il tipo di studi o il numero di esami sostenuti.
  • Meglio non allegare attestati e diplomi vari o dichiarazioni dei presidi e piani di studio dettagliati - a meno che non sia richiesto: il CV non è un documento ufficiale, ma uno strumento di autopromozione, da non "burocratizzare".


3. Esperienze professionali
  • Vanno indicati l'anno, il periodo, l'azienda e il settore/ufficio dell'azienda in cui si è lavorato, la qualifica effettiva ricoperta (non sempre quella indicata sul libretto di lavoro rispecchia la realtà) e i compiti / mansioni svolti.
  • Le informazioni su ciascuna esperienza vanno ampliate o ridotte a seconda della sua diversa rilevanza rispetto al posto per cui ci si candida.
  • È importante valorizzare tutte le esperienze al proprio attivo - soprattutto se si è molto giovani e non si è avuta la possibilità oggettiva di farne tante -, anche quelle in apparenza meno significative, perché temporanee o di bassa qualifica (volantinaggio, "baby-sitting", ripetizioni private, esperienze stagionali, animazione, aiuto all'impresa di famiglia, ecc.). Esse contribuiscono a dare l'impressione di una persona attiva e volenterosa; inoltre l'essere stati inseriti in un qualsiasi contesto lavorativo permette comunque di sviluppare competenze importanti (autonomia, rispetto dei ruoli, conoscenza delle regole del rapporto di lavoro, capacità di relazione, ecc.) che sono trasferibili in ogni altra organizzazione.
  • Se si sta cercando un primo impiego, e magari non si dispone di un ricco curriculum professionale, è meglio puntare sui dati personali, citando le esperienze lavorative in maniera sommaria, senza però dimenticarsi di indicare il periodo di occupazione, il nome della ditta e il settore in cui questa opera.


4. Conoscenze linguistiche e informatiche
  • Va indicato il livello di conoscenza delle lingue straniere (scolastica / di base, discreta, buona, ottima, madrelingua), magari distinguendo tra scritto e parlato e specificandone l'ambito di utilizzo (ad es. inglese scientifico, commerciale, ecc.). È da segnalare infine l'eventuale frequenza di corsi di lingua in Italia e all'estero.
  • Il paragrafo relativo alle conoscenze informatiche indica la conoscenza di eventuali programmi e pacchetti informatici. Va comunque inserito, a meno di non conoscere affatto l'uso del PC. La trattazione deve essere ovviamente più approfondita se ci si propone per un lavoro in campo informatico. Anche qui è utile segnalare la frequenza di corsi di informatica.


5. Altre informazioni
  • Contiene le proprie disponibilità rispetto a: mobilità, orari di lavoro, data di inizio del lavoro, tipologia di contratti e percorsi di formazione.
  • Va indicata quindi la data di iscrizione al collocamento, il tipo di patente e se si è automuniti.
  • Se l'indicazione dei dati di questo paragrafo può rappresentare un punto problematico (ad esempio non si ha la patente o l'auto, oppure si hanno esigenze abbastanza rigide rispetto al contratto di lavoro), si può rimandarne la trattazione in fase di colloquio.


6. Hobby e interessi
  • Può essere utile (ma non sempre indispensabile) citare i propri hobby e interessi culturali, poiché contribuiscono a completare il quadro della propria personalità e perché possono avere un rapporto diretto con l'attività che si vorrebbe svolgere.
  • La loro indicazione diventa strategica qualora costituiscano l'unica prova del possesso di competenze coerenti con la posizione per la quale ci si candida.


7. Conclusione
Non bisogna dimenticare di concludere il CV con i seguenti elementi formali:
  • la data di redazione del curriculum
  • la formula che autorizza il trattamento dei propri dati personali: "Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs 196/03 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679)”
  • la firma che autorizza il trattamento